DolomitIncontri: Francesco Vidotto Il salotto culturale più in quota delle Dolomiti!
- Sala Congressi - San Martino di Castrozza
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Venerdì 8 agosto 2025dalle 18:00
- A cura di ApT San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi
Francesco Vidotto
"Onesto" (Bompiani)
Storia di un uomo che scriveva lettere alle montagne.
Guido Contin detto Cognac abita in un casello dismesso della vecchia ferrovia
adagiata tra i boschi del Cadore insieme a Moglie, la sua gatta.
È anziano e non possiede più nulla se non una cartelletta piena di lettere
indirizzate alle cime delle montagne e respinte al mittente.
Sono pagine scritte a mano da un uomo che si firma con il nome di Onesto e
racconta la sua vita con il fratello gemello Santo, l'incontro con Celeste,
la guerra, la morte e l'amore.
Sembrano storie semplici, di persone che accettano il destino senza porsi
domande, aggrappate alla vita come i larici ai pendii più scoscesi.
E invece rivelano vicende straordinarie: un rapimento, un figlio ritrovato,
una terribile violenza, una bomba che cade nella notte, una fotografia
nascosta tra le rocce, un segreto pieno di vergogna e, soprattutto, un amore
inconfessabile che scorre attraverso la vita come un torrente impetuoso.
Nella sua semplicità, Onesto ci rivela qualcosa di universale: "in molti
credono che per scalare ci voglia forza, invece è proprio il contrario.
Scalare, come vivere, non è questione di tenere, è questione di lasciar
andare. Ogni cosa. La paura, l'incertezza, i problemi, le soluzioni, il
passato, il futuro, le prese, gli appigli. Tutto quanto. Lasciare andare in
un movimento continuo che avvicina al cielo".
Francesco Vidotto è un narratore capace di andare dritto al cuore delle
cose.
Con la storia di Onesto, Santo e Celeste ci emoziona, ci commuove, ci
accompagna in alto, dove l'aria è sottile e ci si sentiamo intimamente
rinnovati, capaci di guardare la vita con occhi nuovi.
Francesco Vidotto (1976) è cresciuto tra le Dolomiti e ha lavorato per vent'anni come manager di grandi aziende, fino a che non ha capito una cosa che nemmeno alla facoltà di Economia gli avevano insegnato: "L'orologio più prezioso è quello che puoi permetterti di non portare", la ricchezza più grande che ciascuno di noi ha è il tempo. Così è tornato tra le sue montagne, a Tai di Cadore, dove si dedica alla natura e alla scrittura, che da sempre è sua compagna di vita. Tra i suoi racconti è romanzi ricordiamo in particolare l'amatissimo Oceano, pubblicato da Minerva edizioni, divenuto un longseller.
San Martino di Castrozza , Sala Congressi, ore 18.00